Epoca: Settecento
Tecnica: Olio su tela
Misure:: H 113 P 6 L 152

Grande dipinto capriccio architettonico, scuola veneta del XVIII secolo

8000

Codice prodotto : 0905
Consegna Stimata: sab 12 ott e lun 14 ott
Scuola veneta della metà del XVIII secolo. Opera ad olio su tela raffigurante una composizione paesaggistica di invenzione di notevole mano pittorica. Sulla destra un edificio in rovina, probabilmente un tempio antico, sul cui sommo sono spuntate alcune piante. Le rovine di fantasia presentano colonne e lesene in stile corinzio composito e diversi frammenti sono adagiati a terra. La scena è animata da vivaci figurine. Alcune vestite all’antica siedono sulle rovine, uno è intento a fumare una lunga pipa. Alla loro destra si intrattengono altri due personaggi con un copricapo a turbante orientale. In lontananza un paesaggio verdeggiante con altre piccole figure. Una torre medievale merlata è diroccata su di un’altura. Il paesaggio si perde verso una montagna, sovrastato da un cielo tormentato, dalle cui nuvole filtra un suggestivo raggio di luce. La rappresentazione di un luogo di fantasia, detto anche capriccio architettonico, era spesso in uso fra i pittori e vedutisti veneti del Settecento. La tela manifesta una derivazione da tematiche presenti nelle opere del veneziano Marco Ricci, nipote del grande pittore Sebastiano, mancante di autentica. Molto inclinato al tema paesaggistico, Marco Ricci lo predilesse e vi si orientò assai presto, registrando influssi da Tiziano, Tempesta, J. Eismann, con composizioni luminose e ricche di effetti atmosferici. Particolarmente significativo su di lui l'influsso di Salvator Rosa e Alessandro Magnasco, che lo ispirarono e da cui trasse la tecnica della pennellata rapida e sciolta. Elegante cornice del XIX secolo in legno dipinto a finta tartaruga e dorato, con alcuni segni del tempo. Opera già restaurata con rintelo, sostituzione del telaio e ripresa del colore in alcuni piccoli punti. Nel complesso in ottimo stato conservativo. Luce dipinto H 94 x L 132 cm.